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Arte

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Silenziosamente ma inesorabilmente Hitler, un mancato pittore austriaco, voleva un museo che lo ricordasse in eterno a Linz, mentre il grasso e dispotico Goring, insaziabile amante di quadri, voleva decorare la sua dimora “Karinhall” e le altre sue sette dimore per trasformarle in un paese delle meraviglie o in piccoli musei personali: gioiva sempre quando arrivava un carico dalla Francia o dall’Italia, si dice che avesse sistemato tele e dipinti perfino sulle porte degli armadi e dei mobili, mentre Himmler voleva gratificare il suo castello come il centro del nazionalismo puro, che si richiamava alla cultura medievale di Re Artù e dei suoi cavalieri . . . da parte sua von Ribbentrop aveva istituito un “battaglione” responsabile della rimozione di biblioteche private e pubbliche dei “materiali che sembravano importanti per la cultura germanica, per la sua ricerca  scientifica, tecnica o di altro valore informativo”.
                                                                     
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