JUMPING
ebrei, saltatori per la sopravivenza
Gli
ebrei, fin dal 1942, sapevano che i
trasporti li portavano alla morte. La città
di RAWA RUSKA era a 14 km. dal campo di Belzec, vi era
un’importantissima
stazione ferroviaria, dove i treni attendevano in sosta per essere
inviati, su
una ferrovia a scartamento ridotto, al campo.
Nell’estate
del 1942 la stazione divenne un centro
nevralgico per Belzec. Nonostante i tedeschi avessero aumentato le
guardie
ucraine di sorveglianza, molti
ebrei che
saltarono dai treni sopravissero, grazie alla collaborazione dei
polacchi.
Le
fughe continuarono anche nell’inverno. Ancora oggi al
villaggio qualcuno ricorda i saltatori . . . le testimonianze
parlano di vagoni in
cui la paglia era impregnata di cloro, molti non resistevano . .
. appena fuori
dalla stazione i treni procedevano lentamente, e chi sapeva, tentava
disperatamente di
creare un varco,
togliendo il filo spinato dalla piccola finestrella in alto nel
vagone . . . lungo
le scarpate che portavano a Belzec, vi erano sempre corpi di ebrei
fucilati
nella fuga, o uccisi dalle ruote del treno, o morti dissanguati.
Ruta WERMU
fu scagliata fuori dai genitori quando il treno
rallentò in una foresta, durante la notte. La spinsero fuori
e la bambina fu
quasi soffocata dalle folate d’aria . . . sopravvisse.